L’amore ci farà a pezzi torna in libreria dopo ben dodici anni. Dal punto di vista editoriale, un’eternità. Per questo sono particolarmente grato a Vania Rivalta e Stefano Mazzesi, gli editori di Clown Bianco, che dopo avermi dato fiducia con La vita sessuale delle sirene hanno fatto qualcosa di coraggioso e bellissimo riportando in vita un romanzo che da tempo non era più disponibile. E tutto questo in un mercato sempre più affamato di novità, che brucia titoli alla velocità della luce.
Forse vuol dire che L’amore ci farà a pezzi ha tenuto alla prova del tempo e il fatto che sia stato scelto da due diversi editori a distanza di oltre un decennio mi rende molto felice e orgoglioso.
Ho iniziato a scriverlo nel 2005 e dopo alcune false partenze la storia ha trovato una direzione e poi un editore: era l’estate del 2008 e l’editore era Azimut. Ho passato quell’estate rimettendo in dubbio ogni singola parola che avevo scritto e riscrivendo praticamente ogni frase. Non lo sapevo ma era l’ultima estate prima di conoscere Carlotta: lei sarebbe arrivata nella mia vita a settembre e avrebbe letto questa storia una volta uscita in libreria, nel marzo 2009. Non è stata una bella esperienza per nessuno dei due: lei si ingelosiva per quello che avevo scritto, io mi beccavo cuscinate in testa. Ma siamo sopravvissuti, anni dopo ci siamo pure sposati. Alla fine, a noi, l’amore non ha fatto a pezzi.
Quanto al libro, all’epoca mi ha dato grandi soddisfazioni: belle recensioni, pure su TuttoLibri e su La Stampa, belle presentazioni con scrittori del calibro di Buzzolan, Geda e Morozzi, e la conferma che la mia scrittura era cresciuta e non si era fermata in quel di Green Park.
Anni dopo, però, purtroppo l’editore ha chiuso e quindi il libro era sparito dalla circolazione. Almeno fino a oggi.
Cosa aspettarci da questa nuova edizione? Il romanzo è rimasto lo stesso di allora, ho preferito non intervenire sul testo perché dopo tutti questi anni sarebbe stato tradirlo. La storia, rileggendola, fotografa un periodo neanche troppo lontano (2004-2005) ma che per certi versi sembra preistoria: i protagonisti scrivono sui forum, si mandano un sacco di sms ed email. Non ci sono i social, non ci sono smartphone, videochiamate e Whatsapp.
Ma i due protagonisti, Andy e Monika, dopo tanti anni sono ancora lì, e li ritroviamo giovani ed entusiasti mentre giocano a tennis e mettono in gioco anche qualcos’altro, qualcosa di più complicato: i loro sentimenti.
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