Riscrivere le storie del passato è una completa idiozia

da | Feb 21, 2023 | Sulla lettura, Sulla scrittura | 0 commenti

Tempo fa avevo scritto questo post (molto dibattuto) in cui me la prendevo con chi voleva giudicare le storie del passato col metro morale di oggi. Il pretesto in quel caso era stata la versione cinematografica di Via col vento.

Ma siccome l’escalation dei danni del politicamente corretto non accenna a fermarsi, è notizia di questi giorni che in Gran Bretagna i libri di Roald Dahl sono stati ripubblicati in versione riveduta e corretta per non offendere nessuno e per essere più inclusivi. Basta gente grassa, basta gente brutta, benvenuti nel Mondo Perfetto®!

In realtà qui si offende un sacco: si offende il buon senso, si offende un autore morto che non può ribellarsi, si offendono i lettori che vengono trattati come dei poveri scemi (e non importa che spesso siano i bambini a leggere i libri di Dahl, perché i bambini sono tutt’altro che scemi e basterebbero delle note per spiegare i passi più controversi).

Sto leggendo da più parti giustificazioni paradossali, del tipo “anche i fratelli Grimm hanno edulcorato le loro fiabe”. Ma è una cosa che non ha attinenza: loro hanno preso storie tradizionali, le hanno riscritte secondo il loro gusto e a noi sono arrivate così. Qui invece si tratta di modificare in maniera del tutto arbitraria le opere di un autore che le aveva concepite in una certa maniera e su cui noi non dovremmo aver diritto di aggiungere o togliere alcunché (sennò facciamo la stessa operazione di quando si aggiungevano le foglie di fico sui nudi dipinti).

Dahl a quanto pare era pure antisemita. E forse era anche lui un po’ stronzo come Edmondo De Amicis. Ma chissenefrega. L’importante sono i suoi libri, così come li ha pensati e scritti lui, non come sono o sarebbero “giusti” per i lettori del 2023. Io allibisco ogni giorno di più di fronte a questo moralismo da quattro soldi. E allibisco perché nessuno sembra capire quanto può essere pericolosa questa deriva revisionista. Davvero siamo diventati migliori, più attenti e sensibili? A me sembra che siamo diventati sono un filo più ipocriti.

Il passato va studiato e compreso, non certo rivisto secondo il nostro gusto.

Andrea Malabaila

Andrea Malabaila

Sono nato a Torino nel 1977. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono sette: l’ultimo è “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023).
Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino.
Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino.
Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

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