Dopo la firma del contratto, si torna a lavorare sul manoscritto a ridosso dell’edizione milanese BookPride di marzo.
Con Tiziana Di Monaco iniziamo l’editing definitivo perché dobbiamo presentare un’anticipazione di “Lungomare nostalgia” per la rassegna “L’anno che verrà” di Martino Baldi.
È quindi lì, allo Superstudio Maxi di Milano, che per la prima volta si parla pubblicamente del romanzo. Insieme a me c’è l’editore Ugo Di Monaco e, anche se odio leggere in pubblico, lo faccio volentieri con l’incipit del romanzo. Non va malaccio. Anzi, per la prima volta mi accorgo “sul campo” che questa storia può interessare i lettori.
Tra BookPride e il Salone del Libro completiamo l’editing, che va molto più a fondo di quanto pensassi. Io e Tiziana ci rimpalliamo i capitoli, mettiamo in discussione ogni singola parola, alla fine tagliamo il dieci per cento del testo rispetto all’ultima stesura.
Prima che il libro vada in stampa, nonostante siano quasi sette anni che lo riscrivo, l’ultimo weekend lo passiamo a lavorarci senza pause. Tutto ciò mi rende molto agitato, perché temo che alla fine a furia di correggere i dettagli e scambiarci le varie versioni dei file ci ritroveremo con un errore mastodontico (per fortuna non sarà così). Il lunedì mattina c’è ancora tempo per l’ultimissima correzione, poi finalmente si va in stampa!
“Lungomare nostalgia” in formato libro lo vedo per la prima volta il 17 maggio 2023, mentre Ugo sta allestendo al Lingotto lo stand di Edizioni Spartaco.
E qui inizia un’altra storia.
FINE
[Ho pensato di scrivere una serie di post in cui vi racconto com’è nato Lungomare nostalgia, uscito a maggio 2023 per Spartaco. Questo è il terzo. Il primo è qui. Il secondo è qui. Il terzo è qui. Il quarto è qui. Il quinto è qui. Il sesto è qui. Il settimo è qui.]
[Nella foto, io che prendo per la prima in volta in mano il libro, e l’editore divertito alle mie spalle.]
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