La primissima idea del libro riguardava i fatti della guerra, quella guerra che mio nonno sapeva smitizzare raccontando le disavventure tragicomiche che gli erano capitate (o che lui, in qualche maniera, aveva fatto sì che capitassero).
Ma Edoardo Brugnatelli, che aveva accettato di seguirmi nell’impresa di scrittura più difficile che avessi mai intrapreso, era attratto soprattutto da un’altra parte della vita di mio nonno: il suo lavoro di tipografo linotipista, un lavoro che mio nonno aveva svolto per quasi cinquant’anni e che il tempo aveva reso quasi romantico. Immaginatevi dei tizi, a metà tra gli operai e gli artisti, che passano le giornate a comporre i libri che finiscono in libreria. Libri importanti, spesso. Quelli che hanno contribuito a rimodellare il pensiero dell’Italia del Dopoguerra.
“Riesci a recuperare i titoli dei libri composti da tuo nonno? Si potrebbe partire da questi, citandoli all’inizio dei capitoli e creando poi una connessione. Sì, complicato ma molto affascinante.”
Era partita una ricerca serrata, purtroppo con esiti deludenti: nemmeno alla Stamperia Artistica Nazionale, la tipografia in cui lavorava mio nonno, avevano un archivio dei libri composti e stampati da loro al tempo dei precedenti stabilimenti. E mio nonno aveva conservato parecchi libri composti da lui, ma perlopiù edizioni particolari e testi in piemontese. Mancavano i grandi nomi, quelli che potevano interessare ai lettori.
E così la prima idea era stata scartata. Bisognava trovare un’altra chiave per raccontare la storia di mio nonno.
“La vorresti raccontare in ordine cronologico?” mi aveva domandato Brugnatelli.
“Direi di no.”
“Bravo, sarebbe un po’ scontato.”
Sì, ma come?
Il mio primo compito era quello di buttare giù, per novembre, una scaletta e provare a scrivere il primo capitolo. Poi mi avrebbe detto lui (“un vero editor interviene prima, non dopo”)…
(continua…)
[Ho pensato di scrivere una serie di post in cui vi racconto com’è nato Lungomare nostalgia, uscito a maggio 2023 per Spartaco. Questo è il secondo. Il primo è qui.]
[Nella foto, il Manuale per il compositore-linotipista e alcuni piombini composti da mio nonno con la linotype.]
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